Anche questo 2015 volge al termine e per l’Ancl si riempie un altro bagaglio colmo di attività, incontri e confronti a più livelli. In occasione dell’ultima assemblea delle Up e dei Cr, ho già avuto modo di fare un bilancio dell’attività: dalla crescente qualità dell’attività formativa del nostro Centro Studi alle nuove sfide tecnologiche; dall’efficientamento del nostro Ufficio Legale, ad una comunicazione sempre più incisiva sempre più completa e sempre più al passo con i tempi, fino all’accresciuta partecipazione dell’Ancl ai tavoli istituzionali e i nostri contributi forniti puntualmente al legislatore ed alla Pa.
Tengo a ricordare che quanto ottenuto in questi anni non è frutto di casualità ma di una precisa strategia e presa di coscienza dell’associazione e della categoria legata al fatto che bisogna impegnare l’associazione in battaglie ben poco interne, ma che siano rivolte a risultati per i propri iscritti e a conquistare autorevolezza. Quando oggi sui tavoli istituzionali arriva una protesta o una lettera dell’Ancl, ben pochi si impegnano ad ignorarla: abbiamo risposte, contatti. Anche se è ancora lungo il lavoro da svolgere per contrastare l’arroganza della Pa, la linea d’azione intrapresa è la forma migliore e la più democratica per richiedere il rispetto dei ruoli e delle competenze.
In questo mio ultimo intervento dell’anno, tengo a riportare l’attenzione e l’accento su due parole: coesione e formazione. Sono certo che su di esse si debba continuare a camminare e crescere nel prossimo e nei successivi anni, per affrontare sfide importanti come quella della epocale riforma del lavoro che stiamo già vivendo.
Il mio augurio è che il Sindacato si impegni costantemente ad incentivare ogni azione utile al progresso e alla dignità della Categoria, che abbia il coraggio di esprimere idee innovative, di sfruttare le opportunità del mercato e di dare sempre nuovi stimoli alla nostra professione.
Durante queste feste, tra la gioia di stare in famiglia, il riposo e la serenità che familiari e volti amici sanno regalare, dedichiamo un pensiero a chi, con meno serenità, sta lottando alla ricerca di un lavoro dignitoso, nel tentativo di salvare un’impresa, nel mantenere una casa ed una famiglia. Ricarichiamoci e accogliamo il nuovo anno come uomini e donne nuovi, professionisti migliori, più attenti, competenti e in grado di dare il contributo necessario alla crescita della categoria. Non un sogno ma un auspicio pronto a divenire realtà. A tutti voi Buon Natale e Buon Anno Nuovo.
Il Consulente 1081
Auguri, sogni, realtà
1081 numero 14 anno 2015 - editoriale a cura di Francesco Longobardi
Un anno sta finendo col suo bagaglio. Ora le feste per prepararci al futuro