A distanza di tre anni dal decreto legislativo del 14 settembre 150/2015 in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive si rende necessaria una lettura “critica” e “inclusiva” della norma e di quanto fino ad oggi è stato realizzato in applicazione alla stessa.
Si trattava di un disegno di ampio respiro in quanto il D.Lgs 150 delineava una nuova idea, rivoluzionaria, di servizi per il lavoro.
É importante ricordare i principali ingredienti qualificanti della riforma: la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni attraverso la Rete dei Servizi per le Politiche del Lavoro, a partire dal l’apporto del sistema privato, da garantire alle cittadine e ai cittadini su tutto il territorio nazionale ; la realizzazione di un Patto di Servizio tra il cittadino/a e l’operatore/trici responsabili delle attività, la possibilità di utilizzare diversi strumenti e misure di politiche attive affiancandole a Naspi, dis-coll, cigs; l’introduzione di meccanismi che condizionano le misure di sostegno al reddito all’attivazione della persona.